VALUTAZIONE ITINERARIO:

COSTO CARBURANTE:
€ 500

COSTO SOSTE:
€ 0

KM PERCORSI:
2300

TIPOLOGIE DI SOSTE:

Sosta libera

Area sosta attrezzata

Campeggio

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TUNISIA IN CAMPER

PUBBLICATO IL 03/02/2025

avventura in camper nel deserto

Già al ritrovo prima dell’imbarco a Civitavecchia, abbiamo capito che il nostro non era un viaggio di gruppo convenzionale, non solo per il numero di 19 camper ai quali si aggiungono i due veicoli degli accompagnatori, ma per i 31 giovani camperisti tra bimbi ed adolescenti che hanno vivacizzato e rallegrato la nostra carovana nel percorso tunisino.
Siamo partiti alla scoperta della Tunisia in camper sapendo di fare un'esperienza che rimarrà nella nostra memoria a lungo. 

Se vuoi vedere il nostro viaggio anche su YOU TUBE

 

TAPPA 1

Civitavecchia- Tunisi

Una tranquilla navigazione in un Mediterraneo calmo dai colori invernali ci ha condotto lungo la rotta sud.
Imbarcati gli ultimi equipaggi del gruppo a Palermo raggiungiamo Tunisi dove espletiamo le pratiche doganali.
La dogana tunisina ci era stata descritta come un gran caos, ma non ci aspettavamo quello che poi abbiamo visto. Tutto il contrario di tutto. Entra da una parte, esci dall'altra, dai il passaporto, fai un foglio per il camper, controlla il libretto di circolazione....insomma un vai e vieni che nel nostro caso è durato quasi 5 ore!
Sinceramente non ci sentiamo di darvi le indicazioni per le pratiche doganali corrette, perchè a volte vengono fatte in un ordine, altre in un altro. 
Sicuramente quello che dovete accertarvi di avere è un foglio verdino che vi serve per circolare con il vostro mezzo in Tunisia e che dovrete riconsegnre alla dogana quando ripartirete. Per fare questo foglio dovete fare interminabili code e dare un foglietto di cartoncino compilato da voi che a volte viene distributo sulla nave, altre invece dovete andarvelo a cercare in dogana. 

A tarda notte il primo sonno in terra tunisina in un parcheggio libero, ma sicuro nel centro della capitale.

VALUTAZIONE TAPPA:

TIPOLOGIA DI SOSTE:

Sosta libera

TAPPA 2

Tunisia - El Jem

Al mattino, seppur stanchi per le poche ore di riposo, siamo già pronti e desiderosi di partire per conoscere luoghi così diversi da quelli a noi comuni. La nostra carovana si mette subito in moto con il veicolo di uno degli accompagnatori in testa e il secondo a chiudere la lunga colonna, scortati per un breve tratto da una auto della polizia chiamata dal contatto in loco di ROTTA360, grande attenzione e cortesia per noi turisti nonostante la tranquillità e sicurezza del Paese e a dimostrazione di quanto il Tour Operator al quale ci siamo affidati sia ben inserito nel tessuto sociale del Paese.

Il lungo tratto di autostrada ci porta subito ad El Jem, l’antica Thysdrus, città nota per il terzo più grande anfiteatro romano al Mondo, dopo il Colosseo di Roma e l'anfiteatro di Capura, capace al tempo di ospitare sino a 35.000 spettatori. Costruito nel terzo secolo subì grandi danni solo nel diciassettesimo secolo, quando venne parzialmente demolito per recuperare materiali da costruzione. La visita è affascinante e, anche se non interamente conservato, possiamo immaginare l’enormità dell’opera e le grandi capacità costruttive del tempo. Di seguito visitiamo anche il museo che raggiungiamo con una breve passeggiata nel centro cittadino. Qui ammiriamo stupendi mosaici e manufatti recuperati dalle ville di ricche famiglie che abitavano l’area.
Facciamo anche una passeggiata tra le vie del centro e le numerose botteghe che si affacciano sulla piazza di ingresso dell'anfiteatro.

Ritorniamo ai nostri camper, che erano parcheggiati in un parcheggio custodito a pochi passi dal centro di El Jem, per brindare alla prima giornata in Tunisia. 
Il primo giorno è già trascorso in un clima di gioia e di emozioni. Preludio di un viaggio che, sin dall’inizio, si sta dimostrando all’altezza delle aspettative.

VALUTAZIONE TAPPA:

TIPOLOGIA DI SOSTE:

Sosta libera

Area sosta attrezzata

TAPPA 3

El Jem - Djerba

Procediamo a sud tra immensi campi di ulivi, la temperatura è mite e la giornata piena di sole. Lasciamo l’autostrada ed inizia la conoscenza del caotico traffico urbano nei centri abitati attraversati, tra auto parcheggiate ovunque, nella confusione dei piccoli mercati e con l’attenzione necessaria ai tanti mezzi di ogni genere che circolano in un disordine a noi incomprensibile.
Raggiungiamo Djerba, la più grande isola del Nord Africa, con la sua lunga storia e che nei secoli ha conosciuto diverse culture: berbere, arabe, ebree e cristiane.  Fece parte dell’Impero Romano e più volte fu sotto il controllo del Regno di Sicilia, periodi storici che confermano il legame tra le nostre culture. Collegata alla terraferma con un lungo viadotto sospeso sulla laguna, è importante meta turistica per le sue bianche spiagge e le grandi strutture di accoglienza, un luogo dove rilassarci passeggiando e curiosando tra i tanti negozi di Houmt Souk, il principale centro dell’isola, e cenare in piccoli ristoranti di cucina locale.
Una tranquilla notte ci accoglie all’interno di un campeggio che in bassa stagione risulta molto tranquillo, ma probabilmente in alta stagione è molto affollato, disponendo anche di bungalow, ristorante, piscina e tanti altri servizi ora non disponibili.

VALUTAZIONE TAPPA:

TIPOLOGIA DI SOSTE:

Campeggio

TAPPA 4

Djerba - Toujane - Matmata - Ksar Ghilane

Lasciando l’isola di buon mattino possiamo ammirare una bellissima alba sulle acque mediterranee, poi via lungo arterie che portano il nostro serpentone nei territori berberi. Rifornimento di carburante e pausa relax nella città di Medenine e di nuovo in marcia verso una piacevole sosta al piccolo ed antico villaggio berbero di Toujane, luogo magico conosciuto dai nostri accompagnatori dove poter bere un tè al rosmarino in una tradizionale abitazione scavata nella roccia, acquistare tappeti di fabbricazione locale e partecipare alla festa di fine e inizio d’anno della comunità che ci ha coinvolti in canti e danze. D’obbligo la foto di gruppo con i locali che ci hanno ospitato e la bandiera del popolo berbero dai tre colori blu, verde e giallo che rappresentano rispettivamente il colore del Mediterraneo e dell’Atlantico, le zone di vegetazione e le montagne e la sabbia del deserto. Al centro la lettera Z dell’alfabeto berbero rappresenta tutti i caduti per l’indipendenza del territorio e della lingua. Poi di nuovo in marcia su un percorso che si snoda in un territorio sempre più brullo tra rilievi che superano i 600 metri di altitudine. L’arrivo a Matmata è tra lo stupore degli abitanti per la lunga colonna di veicoli che “invade” il centro della loro piccola comunità. La visita guidata alle abitazioni troglodite scavate nel sottosuolo ci mostra lo stile di vita locale. Il grande pozzo centrale a cielo aperto serve da cortile e da raccolta delle acque piovane al quale si accede tramite un cunicolo laterale. Da questo “cortile” si diramano, scavate nella roccia, le diverse stanze utilizzate per la vita quotidiana. Questo sistema permette agli abitanti di “sopravvivere” alle altissime temperature dei mesi estivi e rendere più mite il clima interno nei periodi invernali. Poche di queste abitazioni sono ancora utilizzate dalle famiglie locali, come quella da noi visitata. Famosa è la struttura utilizzata come scenografia per il film “Guerre Stellari”, ora trasformata in Hotel e dove sono ancora visibili gli arredi scenografici.

Lasciata questa interessante località, proseguiamo in un territorio piatto ed immenso, solo mandrie di dromedari segnano presenza di vita, poi ecco comparire l’oasi di Ksar Ghilane, una macchia di verde dove sistemiamo i nostri veicoli nell’accogliente campeggio tra le altissime palme. Appena oltre inizia il grande erg sahariano con le sue rosse dune che affascinano tutti noi. Oggi è l’ultimo giorno dell’anno, ma prima di festeggiare il Capodanno non possiamo mancare ad una stupenda escursione sulle dune a bordo di agili quad per ammirare il tramonto nel pieno deserto, raggiungendo i resti dell’antico fortino in pietra già avamposto dell’Impero Romano e, nel corso della sua storia, appartenuto anche alla Legione Straniera.

Musicanti locali ci accolgono lungo il percorso illuminato da candele per guidarci verso il luogo dove è stato allestito il tendone per festeggiare il Capodanno ai bordi dell’oasi. Musiche berbere, canti e spettacoli con cavalli e dromedari allieteranno la cena tradizionale sino alla mezzanotte, così diamo inizio al nuovo anno con brindisi, torte e l’immancabile panettone portato dall’Italia… poi tutti a nanna, dobbiamo già prepararci a nuove avventure tunisine.

VALUTAZIONE TAPPA:

TIPOLOGIA DI SOSTE:

Campeggio

TAPPA 5

Ksar Ghilane - Douz

Molti di noi instancabili sono già in sella ai loro quad dalle prime ore buie del mattino per poter assistere alla prima alba dell’anno. Alla luce dei fanali la carovana parte nell’oscurità tra le dune, la fatica della levataccia è ricompensata da una magnifico spettacolo dell’aurora e seguito, al levar del sole, da un cielo illuminato da colori dai toni accesi. Per i meno mattinieri un tour in sella ai dromedari è una bella esperienza per iniziare il nuovo anno. Trascorriamo così la mattina del primo gennaio in un clima di pieno relax prima di riprendere il cammino che ci porta a Douz ed al campeggio, subito vivacizzato dal nostro arrivo e dai giochi dei più piccoli. La città conosciuta come “La porta del deserto” era un tempo un importante centro carovaniero. La piccola piazza centrale della cittadina, dove trascorriamo gli ultimi istanti del pomeriggio, è contornata da antiche botteghe nelle quali si possono trovare oggetti di ogni tipo: tappeti, abiti, oggetti d’arte antichi e moderni e le immancabili rose del deserto (formazioni sedimentarie di cristalli di gesso). Anche per cena ci troviamo raccolti nella sala messa a disposizione dalla direzione del campeggio: il gruppo è sempre più coeso ed ogni piccolo momento di pausa è momento di piacevole condivisione.

VALUTAZIONE TAPPA:

TIPOLOGIA DI SOSTE:

Campeggio

TAPPA 6

Douz - Chott El Djerid - Tozeur

Proseguiamo ad ovest dove le grandi oasi di Kebili, Telmin e Zaouia sono una immensa macchia verde che con i loro palmeti formano le ultimi grandi distese di vegetazione prima di addentrarci nell’immensità piatta e deserta dello Chott El Djerid, la più grande estensione salata della Tunisia con una superficie di oltre 5.000 km², una lunghezza di 250 km circa ed una larghezza di 20 km. La sua superficie è composta da formazioni di cristalli di sale che la rendono compatta e di un candore abbagliante. Lasciamo la strada sopraelevata che lo attraversa nel mezzo per scendere sulla superficie sino al punto più accessibile evitando di sprofondare nei punti più umidi. I resti di un vecchio autobus abbandonato, perché intrappolato nel terreno, mostrano quanto può essere insidioso questo luogo quando le scarse piogge possono far alzare il livello delle acque in profondità rendendo più umido il terreno.

Ed eccoci a Tozeur, città storica di origine berbera, conosciuta dai Cartaginesi e successivamente dai Romani. La sua importanza risale tristemente al mercato degli schiavi, oggi invece alla produzione e commercio dei datteri, rimasta la grande risorsa con i suoi oltre mille ettari di palmeti. Ammiriamo la particolare architettura degli edifici nella città vecchia dove le decorazioni delle case sono realizzati con gli stessi mattoni in argilla usati per la costruzione delle murature, ma posti in maniera tale da formare disegni geometrici dai diversi significati. Il mercato centrale è un tripudio di colori con decine di banchi dove acquistare i migliori datteri del Paese. Anche qui la nostra moderna carovana è ospite nel campeggio inserito in un grande palmeto: le altissime piante ci abbracciano sotto le ampie foglie quasi a volerci proteggere, sopra di noi un bellissimo cielo stellato.

VALUTAZIONE TAPPA:

TIPOLOGIA DI SOSTE:

Campeggio

TAPPA 7

Tozeur - Lariguette - Nefta - Tozeur

Oggi scendiamo al punto più a sud del nostro itinerario, siamo a circa 30 chilometri dalla frontiera con l’Algeria… e già cogliamo lo spunto per pensare e sogniamo prossimi viaggi in questa terra... Dal punto elevato della strada ammiriamo a sinistra l’immensa distesa dello Chott e più avanti la grande estensione dei palmeti della grande oasi di Nefta. Raggiunta questa città deviamo per Lariguette, luogo insolito nel pieno del deserto dove sono state allestite le scenografie per dare forma alla città di Tatoouine nella realizzazione del colossal di George Lucas “Guerre Stellari”. Il posto è incantevole; a parte le bizzarre costruzioni realizzate appositamente per effetti scenografici con antenne in legno al centro del villaggio, le ampie dune di sabbia bianca che coronano il luogo sono di una bellezza impressionante e vengono subito assalite da tutti noi per la scalata sino alla loro cima.

Il ritorno ci da tempo per una visita di Nefta dove sorseggiamo un tè nella piazza centrale della sua medina.
La tranquilla notte nel campeggio ci riporta in forze per affrontare la giornata di domani.

VALUTAZIONE TAPPA:

TIPOLOGIA DI SOSTE:

Campeggio

TAPPA 8

Tozeur - Kairouan

Sveglia presto per poter raggiungere nel mezzogiorno la città di Kairouan. La strada statale attraversa un territorio brullo ed ancora desertico, poi mano a mano che saliamo a nord sempre più coltivazioni affiancano la lunga striscia di asfalto. Piccoli e grandi centri abitati si alternano lungo il percorso, tutti pieni di vita con mercati, negozi ed attività di ogni genere ai bordi della strada. Immancabile il grande caos di ciclomotori, auto, furgoni che spostano persone e merci da e per ogni dove. Marciamo in colonna con soste per relax e carburante sino alle porte di Kairouan dove è pronta a riceverci la nostra guida. La cortese polizia locale, avvertita del nostro arrivo, ci invia una auto ad accoglierci e bloccare il traffico per farci procedere senza intoppi sino al parcheggio della grande Moschea nel centro cittadino.

Kairouan, fondata nel settimo secolo, è la quarta città santa per l’Islam dopo la Mecca, la Medina e Gerusalemme. Riveste quindi una grande importanza nel Paese essendone la capitale religiosa. Dopo la visita della grande Moschea, con la bellissima sala della preghiera e l’ampio cortile circondato da una galleria con colonne trasportate qui dopo essere state prelevate da antichi luoghi storici come Cartagine, proseguiamo nel centro storico e nella vivace Medina. Osserviamo l’esterno della Moschea delle Tre Porte con le sue arcate a sostenere gli ingressi che richiamano l’architettura delle Chiese cristiane. E’ d’obbligo la tappa al famoso pozzo Bir Barouta, uno dei pozzi più antichi di Kairouan costruito nel 1690: la leggenda narra che sarebbe collegato, comunicando in profondità, al pozzo sacro della Mecca. Nel corpo principale un dromedario camminando in tondo aziona un sistema di recipienti che, riempiti dalla falda sottostante, sollevano l’acqua garantendo l’approvvigionamento idrico del pozzo. La nostra guida ci porta nella storia e nella cultura di questi luoghi rendendoli ancora più interessanti. Apprendiamo l’arte della fabbricazione dei tappeti e facciamo gli ultimi acquisti di ricordi nelle numerose botteghe piene di merci variopinte. Un luogo a noi riservato presso un edificio statale ci accoglie per la notte. Come sempre diamo vita ad aperitivi e cene conviviali, sappiamo che a breve il nostro viaggio ci riporterà in Italia.

VALUTAZIONE TAPPA:

TIPOLOGIA DI SOSTE:

Sosta libera

Area sosta attrezzata

TAPPA 9

Kairouan – Sidi Bou Said - Tunisi - Genova

Con tanta nostalgia per alcuni di noi è già ora di pensare al rientro. Risaliamo sino a Tunisi che attraversiamo velocemente per arrivare a Sidi Bou Said, la piccola cittadina caratterizzata dai colori bianco e blu dei suoi edifici. Per la particolare posizione e per la bellezza del luogo si sono raccolti qui diversi artisti internazionali ed è per questo che è conosciuta come “La città degli artisti”. Una passeggiata lungo la principale strada pedonale rende piacevoli gli ultimi momenti in Tunisia. Negozi di artigianato dai mille colori, caffè e i portali finemente decorati rallegrano ulteriormente questo luogo illuminato da una splendida giornata di sole.

Salutiamo gli amici che rimaranno ancora in Tunisia per un paio di giorni e ci rechiamo al porto dove ci attende la nave che ci riporterà in Italia. 

VALUTAZIONE TAPPA:

TIPOLOGIA DI SOSTE:

Sosta libera