CREMA E SONCINO IN CAMPER
PUBBLICATO IL 06/03/2023
tra la Rocca di Soncino, il museo della stampa e il Gran Carnevale Cremasco
Dal 24 al 26 Febbraio ci siamo recati con il nostro gruppo di camperisiti a Soncino e Crema per festeggiare il Carnevale.
Se anche tu vuoi viaggiare insieme a noi, visita la nostra pagina VIAGGI DI GRUPPO IN CAMPER e trova l'itinerario che più ti piace
COSA VEDERE A SONCINO?
Soncino è inserito nell'elenco dei borghi più belli d'Italia ed è stato anche eletto uno dei 300 borghi più belli del mondo.
Famoso per la sua Rocca Sforzesca, racchiude altre chicche al suo interno.
La Rocca di Soncino fu costruita per volere di Galeazzo Maria Sforza, a partire dal 1473, su progetto di Bartolomeo Gadio e ultimata nel 1475. Nacque come Rocca difensiva.
Con l'infeudazione del Conte Massimiliano Stampa del 3 novembre 1536, la rocca militare venne progressivamente modificata per trasformarla in castello, con la realizzazione di alcune decorazioni pittoriche pregevoli, la cappella ricavata nella torre di sud-est e la realizzazione delle stanze di cui oggi non rimane quasi nulla.
Alla morte dell'ultimo marchese di Soncino, Massimiliano Cesare Stampa, il 27 maggio 1876, il fortilizzio, per testamento, passo in mano al comune di Soncino, in forte stato di degrado. Cosi nel 1883, il Regio Ministero della Pubblica Istruzione incaricò l'architetto Luca Beltrami di progettarne il restauro. L'intervento del Beltrami rappresenta un esempio di ricostruzione condotto sulla base di una rigorosa documentazione storica e riportò la rocca all'epoca precedente i Marchesi Stampa.
Grazie alla nostra guida abbiamo scoperto tante cose di questa Rocca; la visita alla Rocca di Soncino è durata circa un'ora.
Ci siamo poi spostati lungo le vie del borgo, passando accanto al Vecchio Mulino, alla chiesa di San Giacomo e alla Pieve di Santa Maria Assunta, diretti al Museo della Stampa.
A causa delle numerose persecuzioni anti-ebraiche, la famiglia del medico-rabbino Israel Nathan fu costretta ad allontanarsi dalla Germania, arrivando così a Soncino ove, ottennero dal Duca di Milano Francesco I Sforza la condotta, nel 1441, per esercitare il prestito di denaro a pegno, ma la fondazione del Monte di Pietà (1472) ne ostacolò il lavoro così la famiglia decise di intraprendere una nuova attività, quella di stampatori..
Israel Nathan applicò la recente tecnica della stampa a caratteri mobili inventata da Guthemberg, alla sua lingua e avviò a Soncino una tipografia ebraica, dove nel 1488 fu stampata la prima Bibbia Ebraica completa di segni vocalici.
La familgia rimanese in Italia a svolgere questa professione per anni, spostandosi in diverse città, fino al 1527, anno in cui lasciarono l'Italia per raggiungere Salonicco.
Abbiamo potuto osservare diverse macchine da Stampa e fatto anche una prova di stampa.
Dopo aver pranzato al Dolcevita di Soncino, dove per altro abbiamo trovato un ottimo servizio e dei piatti davvero ben fatti, abbiamo deciso di andare a vedere la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, che si trova appena fuori dal Borgo. La chiesa è uno dei migliori e più interessanti gioielli lombardi del periodo rinascimentale.
Se vi recate a Soncino dovete assolutamente visitarla!
DOVE SOSTARE A SONCINO CON IL CAMPER?
Noi abbiamo sostato c/o il Parcheggio Vecchia Stazione
COSA VEDERE A CREMA?
Nel tardo pomeriggio ci siamo spostati a Crema e abbiamo fatto un giretto per un aperitivo nelle animate vie della bella città lombarda.
La domenica mattina, nonostante il meteo non ottimale, avevamo appuntamento a Porta Ombriano con la nostra guida, che ci accompaganto per un paio d'ore, nelle vie di Crema per raccontarci questa località.
Abbiamo ammirato i principali palazzi patrizi del centro storico che hanno splendide facciate e ferri battuti, la piazza Trento e Trieste con i monumenti che vi si affacciano (Teatro S. Domenico, Mercato del lino e dei grani), chiostri e l'ex refettorio del convento di S. Agostino, ora sede del Museo civico; ci siamo poi recati in piazza del Duomo, dove si trovano tutti i principali edifici del potere civile e religioso: il Duomo , il palazzo comunale , il Torrazzo, il Palazzo Pretorio, la Torre Pretoria ed infine il palazzo vescovile.
La nostra visita è durata circa un paio d'ore.
IL GRAN CARNEVALE CREMASCO
Dopo un pranzo veloce ed esserci mascherati, ci siamo recati a vedere la Sfilata finale che chiudeva le manifestazioni del Gran Carnevale Cremasco.
La storia del carnevale cremasco risale a quando Crema era sotto la dominazione della Repubblica di Venezia.
Allora era un evento che richiamava tantissime persone da tutte le localitá della zona ma che spesso era al centro di episodi di cronaca nera. Nel 1661 al podestà di Crema giunse una lettera nella quale si elogiava il governante perché finalmente la manifestazione si era svolta “senza incidenti mortali, ammazzamenti, duelli e coltellate”.Il Carnevale, infatti, per secoli rappresentó un’occasione per disinibirsi e sentirsi tutti uguali dietro la maschera e quindi spesso poteva trasformarsi in un girone infernale.
Adirittura nel 1861, anno dell’Unitá d’Italia e quindi in un clima teso e di paura per le cospirazioni, divenne addirittura obbligatorio presentarsi preventivamente al questore, comunicando come e da cosa ci si sarebbe mascherati.
Lentamente la manifestazione si affievolì, fino ad avere un blocco con l’inizio della Grande Guerra.
A partire dagli annio '50 riprese, ma senza prendere vero e proprio vigore, fino a quando nel nel 1985 si costituisce un comitato formato da associazioni e gruppi volontari, che ridiedero vita al più bel carnevale di Lombardia.
Vi rimandiamo al sito del comitato per leggere la storia e il significato della Maschera tipica del carnevale cremasco: l Gagèt còl sò Uchèt
Al Corso Mascherato hanno sfilato diversi carri allegorici, molto ben fatti, gruppi di ballo e diversi ospiti speciali.
L'igresso è a pagamento, ma il costo del biglietto vale assolutamente lo spettacolo.